MARVELIT

PRESENTA

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Di

Carmelo Mobilia e Igor Della Libera  

 

INCUBI DEL PASSATO (2° parte)

 

Guest star:

 

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# 43

 

 

 

Nell’episodio precedente: Namor il Sub Mariner arriva alla base dei Vendicatori chiedendo aiuto per sua cugina Namorita, rimasta in coma dopo essere stata infettata da un demone degli abissi. Nello stesso momento un misterioso uomo incappucciato si risveglia in una chiesa abbandonata (la stessa in cui settimane prima i nostri eroi avevano sconfitto gli Angeli caduti) e con incantesimo trasforma la giovane atlantidea in un gigantesco mostro tentacolare.

Durante il combattimento con il mostro scoprono che l’uomo dietro a tutto questo non è altri che il Dottor Druido, il loro vecchio alleato creduto morto.

 

Il luogo: il centro di Los Angeles.

Il momento: ADESSO!

 

I Vendicatori della Costa Ovest sono alle prese con un gigantesco mostro marino: il mutante Sole Ardente, il potente Thunderstrike e il poliziotto stellare Nova cercano di contenerne la furia, colpendolo con fulmini, colpi di mazza incantata, plasma incandescente e raggi d’energia.

Sembra incredibile ma meno di un’ora fa questo spaventosa creatura era solo una ragazza dell’apparente età di 19 anni; essa infatti non è altri che Namorita, la cugina del ben più celebre Sub Mariner.

Richiamati a raccolta da Tigra e She Hulk, Namor, il dottor Henry Pym alias il Calabrone, Aracne e USAgent si recano sul luogo dove si trova forse l’unico uomo al mondo in grado di dare una risposta all’incubo che stanno vivendo.

<Costui è Anthony Druid, il nostro vecchio compagno d’armi! Ma com’è possibile, era ...>

<Morto Namor?> lo interrompe il mago <lo sono stato, in effetti. Fino a poche ore fa era uno spirito in balia dei demoni dell’inferno ...> dice di se stesso, toccandosi la testa pulsante.

<Volete ragguagliarci? Chi è il pelatone, e che ha a che fare con tutto questo?> chiede sprezzante USAgent.

<Si chiama Anthony Druid, ed è stato un membro dei Vendicatori, alcuni anni fa. Poco prima che tu ti unissi alla squadra.> risponde She Hulk. <E’ stato compagno mio e di Namor in un periodo molto difficile per il team. Alcune scelte scriteriate ci portarono addirittura a sciogliere la squadra.> [Note]

<Si, mi ricordo. Fu Capitan America a rifondarla.> rimembra Pym <Quell’uomo ha...>

<Conosciamo tutti il valore del Capitano, non perdiamo tempo in inutili lodi!> taglia corto Namor <Quello che adesso esigo di sapere è come costui che un tempo era morto vive ancora e che ha a che fare con quello che è successo a mia cugina! Rispondi, uomo, o dovrai subire la collera di Namor I il figlio vendicativo!>

<Buono Namor, lascialo parlare.> dice Jennifer Walters.

Il dottor Druido, con un uno sguardo carico di dispiacere e senso di colpa, prende la parola; piega il capo, mentre racconta la sua storia partendo dal momento in cui Hellstrom l'ha ucciso, dopo la possessione del demone Slorioth; parla di un altro cedimento verso il lato oscuro, legato alla sua profonda natura di Druido:

<Avevo abbandonato la via dell'eroe in costume riabbracciando la mia più intima natura di sacerdote celtico. Il culto druidico si basa sulla natura, sul ricavare forza dai suoi elementi e sono incantesimi molto potenti che, come ho scoperto a mie spese, possono corrompere fin nel midollo un uomo... specie uno che, come me, ha un passato costellato da insicurezze e controlli da parte di forze esterne.>

Il dottore è sempre più travolto dai ricordi, la sua psiche si sta sanando, ma questo vuol dire che rammenta il suo arrivo dall'inferno e i due ragazzi brutalmente uccisi e il senso di colpa è peggio di ogni dolore patito.

<Ero convinto che nel momento in cui Hellstrom mi colpì quella fosse la mia fine. Mi sbagliavo, era solo l'inizio. L'inizio degli esperimenti sul mio corpo, strappato al nulla un attimo prima che la morte finalmente mi reclamasse, da parte degli angeli infernali. Esperimenti per inserire dentro di me dei demoni, impianti magici come si fanno quelli con gli organi. Ho sofferto letteralmente le pene dell'inferno e poi, quando ormai avevo perso quasi ogni parvenza di umanità...quando non contavo più le cicatrici e il mio viso era irriconoscibile, le mura della mia prigione tremarono e io fui libero.>

I Vendicatori sanno il motivo della sua evasione ma non c'è tempo per ragguagliarlo sulla loro battaglia contro i suoi carcerieri e su come hanno impedito agli angeli di trasformare il mondo nel loro regno apocalittico. [vedi ep. 38-39]

La voce di Namor scuote tutti liberandoli dai loro pensieri, li riporta al presente, al mostro che sta devastando la città.

<Basta così mago. Quello che voglio che esca dalle tue labbra avvizzite è perchè hai attaccato i tuoi ex compagni e cosa hai fatto a mia cugina!> dice Namor, furioso.

Pym interviene:

<Namor, non serve a niente prendersela con lui. Sono un uomo di scienza ma ormai è chiaro che l'unico che può salvarci da questa situazione è il nostro vecchio compagno Druido. Una volta Vendicatore sempre Vendicatore.> dice Hank Pym.

Prova una certa affinità con il dottore. Anche lui è stato vittima in passato delle sue insicurezze del non sentirsi all'altezza di essere un Vendicatore.

Druido si solleva e trova la forza per le parole più difficili da dire.

<Tornato su questo mondo non avevo ricordi se non quelli distorti, impiantatomi dagli angeli; in questi, erano i Vendicatori erano la causa di tutto male patito. Nella mia mente devastata vedevo She Hulk, Namor, Thor e gli altri al cui fianco avevo combattuto...e così, preso dal desiderio di vendetta, vi ho cercati con un incantesimo... e quando vi ho individuati, almeno alcuni di voi… vi ho visti attraverso il velo dello spazio nel laboratorio... ho pensato di attaccarvi.> dice, con la voce piena di vergogna.

<Ancora non ci hai detto cosa hai fatto a Namorita.> fa notare Aracne.

<Ben detto.> dice Namor <Decidi a parlare oppure ...>

 <Quando ho visto tua cugina ho percepito il potere dell'antico, il seme nel suo grembo> risponde Druid <e l'ho risvegliato. L’ avrebbe fatto comunque, ma io ho accelerato il processo... pensavo di poterlo controllare, ma il dolore infertomi da Tigra ha spezzato la mia concentrazione e questo è bastato affinchè la creatura si liberasse dal mio guinzaglio, e il contraccolpo mentale che ne è conseguito ha lasciato lei priva di controllo e me... libero di riprendere coscienza di me.>

<A me sembra un modo per cavartela a buon mercato.> dice cinicamente USAgent.

<Già, anche a me.> gli fa coro Tigra.

<Invece per me a senso.> dice in contrapposizione She Hulk.

<Pensaci Namor; tu stesso hai detto che questa storia ti ricorda la vicenda di Marrina no? Ecco ... io credo che gli angeli abbiano preso quel ricordo che glielo abbiano corrotto.>

<In pratica per lui è come rivivere quell’esperienza; ha una sorta di stress post- traumatico...> sostiene Hank.

<Cos’è successo a questa Marrina?> chiese USAgent <Come l’avete sconfitta?>

<L’abbiamo uccisa.> risponde Druido.

Namor lo afferra sollevandolo da terra e nessun Vendicatore può fermarlo.

<Stai per dirmi che in quell' essere non c'è più nulla di mia cugina...che non c'è più speranza? Se dovrò uccidere la creatura...>

She Hulk interviene.

<Namor lascialo. Il Dottor Druido non era in sé.>

Namor molla il mago che cade in terra e poi gli rivolge un occhiata di odio e disprezzo.

<E' sempre stata la sua miglior giustificazione. Io ho già patito la trasformazione in mostro della mia sposa Marrina... e adesso devo rivivere quell'incubo!>

Gli occhi di Druido si accendono.

<Come detto, prima della prigione angelica avevo appreso antiche conoscenze druidiche, le forze della natura degli elementi primari... sono le uniche in grado di salvare tua cugina... ma Namor dovrai essere tu quello che combatterà la battaglia più difficile... dovrai esorcizzare Namorita sconfiggendo l'antico, la parte mentale che la domina... che la incatena a se e non c'è più molto tempo...>

She Hulk si fa spazio tra i compagni.

<Di cosa hai bisogno Doc?>

Druido per un attimo dimentica gli orrori che ha commesso e se anche dovrà conviverci per sempre, se salverà Namorita almeno sa che avrà iniziato ad intraprendere la lunga accidentata strada della redenzione.

<C’è un modo per salvarla. Ma avrò bisogno dei vostri membri più potenti ...>

Anthony Druid spiega a loro minuziosamente cioè che gli serve.

Al termine della spiegazione, Calabrone dichiara:

<E’ un azzardo, bello grosso. Ma è la nostra sola speranza.> poi si rivolge a USAgent.

<Raduna gli altri e prepara l’offensiva. Sarai tu in prima linea.>

 

***

 

Nova tiene per le braccia U.S.Agent, mentre vola verso la creatura.

Calabrone fa parte del gruppo in aria ma ha già provato ogni cosa contro il mostro e l'idea di rimpicciolirsi tanto da entrare nelle sue cavità non lo entusiasma.

A terra Aracne e Tigra devono occuparsi dei civili, mentre gli altri stanno cercando di tenere impegnato il mostro mentre la loro “artiglieria pesante” è impegnata nel centro commerciale ad aiutare il Doc Druido con il suo incantesimo.

<Fammi oscillare e poi lanciami sulla testa della creatura. Sono stufo di fare la crocerossina a terra.> esclama USAgent <Aracne e Tigra possono occuparsi della gente, io ho voglia di piantargli questo scudo in un occhio!>

Nova annuisce e inizia a farlo dondolare.

Prima del lancio Walker gli ricorda la seconda parte del suo piano d'attacco improvvisato.

<Quando l'avrò colpito tu inizierai a sparare i tuoi raggi. Dobbiamo distrarre la creatura. Doc ha detto che potrebbe percepire le energie dell'incantesimo e cercare di fermarlo.>

Nova non dice nulla e USAgent l'attimo dopo è lanciato sulla testa della creatura che è simile a quella di un drago.

USAgent pensa:

<Per questa cosa sono l'equivalente di una pulce per un cane. Devo affondare il colpo. A quel punto saprà della mia presenza e da lì in poi Davide contro Golia sembrerà una bicchierata tra amici.>

 Prepara lo scudo di taglio e correndo sulle scaglie enormi del muso del mostro punta diretto l'occhio.

Nova e Calabrone assistono alla scena.

Sotto di loro, al livello della strada, Aracne usa la sua tela per prendere delle macerie e toglierle dall'ingresso di una delle fermate del metrò mentre Tigra aiuta a tirare fuori la gente bloccata.

 

Spostiamoci un poco più indietro, in un blocco di edifici troviamo il centro commerciale che Doc Druido ha trasformato da tempio del consumismo in uno druidico.

Ha creato un circolo con del sale.

Non è completo, i punti spezzati sono quelli dove Thunderstrike, She Hulk, Sole Ardente e Namor devono mettersi.

Il tonante di scorta non ha ancora capito cosa stia succedendo. Nonostante i suoi trascorsi nel reame incantato di Asgard, Eric Masterson si sente a disagio in presenza del Dottor Druido.

<Uh, è così... inquietante. Ha qualcosa di... spettrale.> dice sottovoce a Sole Ardente, ma il giapponese pare non voler rispondere.

Druido alzandosi da terra e spargendo delle foglie, trovate nel reparto giardinaggio, di quercia e di altri alberi come il salice ordina ai quattro di piazzarsi sui punti del circolo.

<A turno quando io dirò il vostro nome e pronuncerò in lingua druidica quello degli elementi primari, acqua, fuoco, terra, aria di cui sarete gli avatar voi scatenerete il vostro potere...>

Namor si guarda il petto dove con un pennarello il Druido ha tracciato una runa.

<Perchè non hai marchiato gli altri come me? Vuoi forse condannarmi ad un destino diverso? > dice sospettoso <Io non mi fido ancora di te, il fatto che sei la nostra ultima speranza e quella di Namorita potrebbe nascondere un altro dei tuoi inganni.>

Druido spiega.

<Quella è la runa della congiunzione, ogni elemento fluirà in tè dando potere alla tua parte spirituale... quando ricorrerai al potere dell'acqua avrai sufficiente forza per proiettarti dentro la creatura e batterti con la sua aurea nera...solo così, su quel piano mistico, potrai sconfiggerla… e liberare Namorita. E ora iniziamo. Thunderstrike Nemeton Shan Gort.>

Thunderstrike alza il suo maglio e scatena i venti e questi incredibilmente diventando un unico potente soffio entrano nel corpo di Namor.

Il secondo vendicatore ad essere chiamato è She Hulk. Doc pronuncia nuovamente l’ incantesimo.

<She-Hulk Nemeton Shan Ruis.>

She Hulk batte i pugni sul pavimento che per magia diventa terra. Questa circonda Namor che come il vento la assorbe dentro di sé.

 

***

 

U.S.Agent ha affondato lo scudo nell'occhio del mostro ferendolo e Nova lo bersaglia di colpi.

Walker corre lungo le squame della schiena e poi si lancia nel vuoto.

Nova però non compare per afferrarlo come avrebbe dovuto: U.S.Agent attraversa l'aria e vede la città avvicinarsi sempre più.

Proverà a rallentare l'impatto con lo scudo ma questo sarà comunque devastante.

<Preparati, John... farà male!> pensa tra sé e sé, riparandosi dietro il disco di metallo.

Calabrone si ingrandisce vicino a lui e lo afferra per un braccio.

Lo strattone è decisivo e sbilancia un po' entrambi. Pym poi lo cala sul tetto del palazzo su cui pensava si sarebbe schiantato.

U.S.Agent tira un sospiro di sollievo.

<Speriamo che lì sotto quell'abracadabra funzioni... perchè non so per quanto potremo andare avanti contro quest'essere. Io ci ho provato a ficcargli il mio scudo come lente a contatto, ma non ha ceduto di solo un millimetro.>

Pym sospira.

<Odio avere a che fare con la magia... mi fa sentire impotente, inutile >

<A chi lo dici...> risponde amareggiato U.S.Agent.

 

Nel centro commerciale Shiro Yoshida prega dentro di se per darsi ulteriore forza.

<Sei pronto, Sole Ardente?>

<Hai.> risponde senza esitazione, facendo un cenno con la testa.

Quello è un rito di un’altra parte del mondo opposta a quella da dove viene lui, di un'altra storia e di un’altra religione, ma quando Druido gli chiede di agire la sua fiamma è potente, alimentata dalla fede in quello che fa. Namor è avvolto da questa, ma non è toccato.

<L'ultimo sei tu Namor Nemeton Agarth.>

Namor non ha poteri acquacinetici, ma come per She-Hulk la magia richiama da dentro di sè l'acqua necessaria a chiudere l'incantesimo.

I Vendicatori vedono la forma astrale armata dagli elementi primari staccarsi dal principe Atlantideo e volare nel cielo per l'esorcismo finale.

 

Nel frattempo, a terra, le acute orecchie di Tigra avvertono un lamento.

Segue il suono fin dentro il tunnel della metropolitana, incurante del buio; grazie ai suoi occhi di gatto l’oscurità non è un problema per lei.

Si addentra sempre di più quando vede uno scenario straziante: una bambina è rimasta con la gamba bloccata sotto le macerie. Il pianto della bimba è acuto e stridente, adesso che è lì, ma da sopra è praticamente impercettibile.

<La mia mamma... dov’è la mia mamma? Dov’è? Voglio la mia mamma!>

<Piccola, non avere paura. Ci sono qui io adesso.> le dice Greer Nelson, cercando di rincuorarla.

<La tua mamma è senz’altro di sopra che aspetta di riabbracciarti. Adesso ti aiuto ad uscire e poi ti accompagno da lei fa bene?>

La bambina in lacrime fa cenno di sì.

La situazione non è bella; le macerie sono in equilibrio precario, e potrebbero precipitare da un minuto all’altro. La piccola è spacciata, se Tigra non prova qualcosa.

Non ha forse la forza di She Hulk ma è comunque in grado di sollevare da terra un’utilitaria; con una buona leva sarà sufficiente.

Afferra un grosso tubo di metallo e con quella cerca di sollevare il blocco di cemento che impedisce alla bambina di muoversi.

<Come ti chiami, piccola?>

<Wendy.> sospira.

<Ascoltami Wendy; adesso io solleverò quel macigno e tu, anche se ti fa male la gamba, devi sforzarti di metterti in piedi e allontanarti da qui intesi?>

<S-Si.>

<Va bene, al mio tre allora. 1, 2 e .... 3!>

Facendo affidamento ai poteri conferitole dal popolo felino, Tigra tende i muscoli e digrigna i denti per lo sforzo, che viene premiato quando, lentamente, il blocco di cemento si solleva.

<O-Ora Wendy ... a-allontanati....>

La bambina cerca di obbedire ma la gamba le fa male e la rende lenta e goffa nei movimenti.

<WENDY, SCAPPA!> Tigra avverte il crollo imminente e con grande rapidità e freddezza, afferra la piccola per il vestito e la spinge più lontano possibile dalla zona pericolante, incurante della propria incolumità.

Migliaia di tonnellate di acciaio e cemento le precipitano addosso.

Tigra prega solamente che la piccola Wendy sia salva; solo questo le importa.

Per fortuna la bambina è atterrata su una tela psichica tesale da Aracne, corsa dietro la sua collega quando la vista sparire nel tunnel.

<L-Lei ... m-mi ha salvato ma è rimasta...>

<Non preoccuparti per la mia amica. E’ una donna molto forte.> dice Aracne, ma nel suo cuore è preoccupata e spera di aver ragione.

La sua forza di ragno e la sua agilità le permettono di farsi largo tra le macerie.

Greer è a terra, ferita e priva di sensi.

<Greer! Greer, sono io, Julia! Rispondimi, ti prego ...>

Tigra prende lentamente conoscenza.

<L-La bambina... la bambina, che ne è stato ....>

<Ssssh, sta tranquilla. Sta bene, l hai salvata. Vieni, vi porto entrambe fuori di qui....>

Ma nel trascinarla, Julia Carpenter non può nascondere un’espressione di paura nel vedere la gambe sanguinanti della sua amica.

 

Intanto di sopra, la forma astrale di Namor vola decisa verso la creatura: in realtà non sta vedendo il mostro nel cielo ma la sua versione spirituale e per questo penetra nella sua testa trovandosi in una specie di caverna dalle pareti limacciose da cui colano liquidi strani e bollenti.

Avanza chiamando sua cugina.

<Namorita, sei qui dentro?> dice usando il fuoco mistico per fare luce e cercarla.

La sua mano infatti si accende come una torcia, grazie ai poteri druidici che alimentano il suo spirito, e così avanza.

La melma sale sempre di più e diventa difficile muoversi.

A quel punto vede un bagliore e avverte la presenza di Namorita, lo sente per il legame che li unisce.  Usa il potere del vento per strapparsi dal fango bilioso e vola verso di lei.

La scena che gli appare davanti è da incubo.

Namorita è incatenata alla parete, ferita, tormentata.

Sotto l'Antico vigila. I suoi tentacoli indicano Namor, la sua lingua è incomprensibile.

Namor si scaglia contro di lui.

Usa la stessa materia sotto di lui per bloccarlo e poi lo brucia con il fuoco druidico.

Non ha mai avuto tutti questi poteri, ma gli viene spontaneo utilizzarli.

L'essere combatte, ma sente che Namor è una sfida difficile.

Namor però, oltre a lottare pensa a liberare sua cugina, e di lei infatti che la creatura si sta alimentando. Deve portarla fuori, così indebolirà l'essere.

I tentacoli però lo afferrano quando sta strappando l'ultimo anello e Namorita è quasi tra le sue braccia.

<Immateriale o di carne, io sono sempre il principe vendicativo... e quindi creatura preparati ad assaggiare tutta la mia forza e la mia rabbia!! IMPERIUS REX!!!>

Lo colpisce con i suoi pugni fiammeggianti, caricandolo con la potenza di tutti gli altri elementi:

potenti correnti marine, fiamme mistiche, pezzi di roccia... tutto contro quell'essere.

Riesce a distanziarlo tanto da liberare Namorita.

<Ora ce ne andiamo di qui. La runa sul mio petto... sta diventando sempre più sbiadita. Druid mi aveva avvisato che non avrei avuto i poteri per molto tempo...resisti Namorita.>

 

Vola con lei tra le braccia, con il suo io spirituale. Non riesce a guardarla perchè l'essere l'ha corrotta, e piena di vene nere, gli occhi sono come quelli del mostro.

<Lo sento che c'è ancora viva anche se debolissima una parte di te... e mi rivolgo a questa... ricordati Namorita quando eri ad Atlantide... quando mi facevi impazzire e poi hai continuato a farlo volendo seguire la mia strada nel mondo degli uomini. La verità è che come me, tu sei atlantidea ed umana. E' questa la tua forza.>

Le parole si smorzano come se si perdessero e così il loro eco, ma Namor vede l'uscita e spera che la magia lo sostenga ancora per quell'ultimo sforzo. Le pareti della caverna iniziano a stringersi, ma Namor cerca dentro di se tutta la forza che ha e sfonda quelle chiusure immateriali.

Tra le sue braccia Namorita inizia a svanire, ma lui non può fare nulla perchè anche la sua forma astrale sta scomparendo. Sa che sta tornando nel suo corpo e quando lo fa esce dal trance con un grido.

<Namorita!>

I Vendicatori corrono fuori e alzano gli occhi al cielo.

Un bagliore di sangue enorme come quello di un esplosione nucleare sembra cancellare l'orizzonte.

Sparisce subito e il cielo torna tranquillo.

Non vedono né Nova nè USAgent, ne Pym, ma soprattutto nel cielo non c'è più la creatura.

Namor ancora provato si rivolge a Druid mentre Thunderstrike vede dal fondo della strana avanzare Aracne che sostiene Tigra con la gamba fasciata dalla psicotela.

<Cosa le è successo?> chiede premuroso il tonante.

<Ha compiuto un vero atto di coraggio, ma le è costato molto. Dobbiamo portarla in ospedale.> risponde l’ex Donna Ragno.

<Dalla a me. Ci vorrà un attimo.>

Tigra, quasi priva di forze, gli si stringe al collo. Il possente braccio di Thunderstrike la tiene saldamente a sé, mentre con l’altra mano fa ruotare la sua mazza incantata per poi spiccare il volo.

Intanto Namor, visibilmente scosso, carica un pugno.

<Cosa hai fatto Druid? Hai detto che l'incantesimo l'avrebbe riportata a me... dov’è? Dov’è Namorita?>

Druido non fa in tempo a parlare che la voce di Nova li sorprende.

<Fermo Namor... forse dovresti abbracciare quel tipo che sembra uscito da un gioco fantasy di mio fratello...>

Nova plana gentilmente e vedono che tiene in braccio Namorita.

E' coperta da un drappo preso al volo per coprirne le nudità.

E' ancora sconvolta e biascica parole senza senso.

<Per il tridente di Nettuno, sei salva!> esclama felice Namor <Non so bene di preciso cosa sia successo o come abbia fatto a liberarti, ma l'importante è che tu sia viva e libera dopo tanto tempo dalla maledizione che ti aveva infettata.> dice abbracciandola affettuosamente.

 

EPILOGO 1:

 

 

Base dei Vendicatori.

 

<Tigra ha riportato delle fratture multiple alle gambe, dati i suoi poteri non è possibile pronosticare dei tempi di recupero, ma i medici sono ottimisti; dicono che hanno visto calciatori europei guarire da infortuni peggiori.> dice Thunderstrike, di ritorno dall’ospedale <Certo per un po’ dovremo fare a meno della nostra gattina. She Hulk e Aracne le stanno tenendo compagnia.>

<Tigra è una tosta. Sono sicuro che si rimetterà presto.> dice Hank Pym.

<Uh, questa cosa mi fa venire un idea ...> dice Namorita, prendendo la parola <La vostra amica si è ferita per causa mia. Mi sento in qualche modo responsabile; pertanto se siete tutti d’accordo, mi offrirei volontaria per poterla sostituire....>

<Vuoi... unirti ai Vendicatori?> domanda Nova. La ragazza risponde con un sorriso e annuendo con la testa.

<Namorita, dici sul serio?> le chiede sorpreso Namor <Dopotutto quello che hai passato, pensavo che saresti tornata con me ad Atlantide. Tua madre...>

<Capirà.> lo interrompe la ragazza. <Ho un debito di onore verso questo gruppo e questa città. Tutta quella distruzione, io... devo riscattarmi, in qualche modo. Sempre che siate tutti d’accordo...>

<Non credo ci siamo dei problemi.> taglia corto Hank Pym <Volendo c’è un posto anche per te, Namor. Una volta Vendicatore....>

<Grazie Pym ma devo rifiutare, per quanto onorato per l’offerta. Ho delle responsabilità altrove per il momento che mi impediscono di impegnarmi a tempo pieno con il vostro gruppo. Se mia cugina desidera restare con voi, che sia ma io ho altro che richiede la mia attenzione.>

<Responsabilità, dici bene. Il che ci porta a lei, dottore. > dice Sole Ardente, in direzione del dottor Druido.

< Per una volta sono d’accordo con lui. Mi pare che ne tutti i guai che abbiamo avuto oggi siano per causa tua. Cos’hai da dire al riguardo?>

<Posso rispondervi che le mie colpe vanno ben al di là di quelle che sapete voi. Una grande colpa macchia le mie mani. Ma il fato mi ha dato una nuova vita e con essa mi ha offerto una seconda possibilità di rimediare ai miei errori. Vagherò per un po’ per meditarci sopra.>

<Un bel niente!> esclama ancora lo scudiero <io credo che il posto che ti meriti sia una bella cella imbottita e io avrò il piacere di... EHI!>

La mano guantata di USAgent attraversa il corpo di Druid come quello di uno spettro.

Tutti i presenti rimangono sbalorditi.

<Ma come ha fatto?> chiede sorpreso Sole Ardente.

<Rientra tra i suoi poteri> sospira Namor <ipnosi, telepatia e capacità di creare illusioni. Probabilmente se ne è andato da tempo e non ce ne siamo neppure accorti.>

<Incredibile...> dice Nova <questo sì che è un numero di prestigio!>

<Lo dicevo, io, che quel tipo è inquietante. Mi faceva venire i brividi.> sostiene Thunderstrike.

<Mi piace credere che fosse sincero, con quelle sue ultime parole.> dice Hank Pym.

<Il destino gli ha dato una seconda occasione di redimersi. Penso che Druid trascorrerà veramente i prossimi anni a cercare di farlo.>

<Beh gli conviene!> borbotta, brontolando, USAgent <altrimenti dovrà vedersela con noi!>

 

EPILOGO 2

 

Dall’altra parte della città Anthony Druid cammina per le affollare strade di Los Angeles, usando i suoi poteri per confondersi tra le persone apparendo come un comune uomo d’affari in giacca e cravatta.

<Mi dispiace essermene andato così> pensa l’uomo <ma i Vendicatori non mi avrebbero mai accettato tra loro, sapendo che mi sono macchiato di un duplice omicidio. Al mio risveglio, per quanto non fossi in me, ho ammazzato due ragazzi. Vedo ancora chiaramente i loro corpi, avverto ancora la loro paura. La cosa mi procura un forte dispiacere. Lottare al fianco dei Vendicatori sarebbe stato un modo ideale per espiare le mie colpe, ma credo che dovrò utilizzare i miei talenti in ben altra maniera. Eppure, avverto chiaramente che la mia strada e la loro s’incroceranno nuovamente. Spero saranno più predisposti al perdono per allora.>

E così dicendo si perde tra la folla.

 

FINE

 

Le Note

 

Finisce così quest’avventura dei Vendicatori, che ha visto i nostri eroi lottare al fianco del potente Sub Mariner e del misterioso Dottor Druid.

 

Due parole su di lui: in realtà si tratta di una delle primissime creazioni di Stan Lee e Jack Kirby (addirittura prima dei Fantastici Quattro) con il nome di “Doctor Droom”, servì a Stan e Steve Ditko come prototipo del Dottor Strange.

 

Ripreso negli anni 70 col nome di Druid (per non confonderlo col ben più noto “dr Doom”) è apparso in alcune storie all’interno del Marvel Universe, fino a che non divenne egli stesso un Vendicatore al termine del celebre ciclo “Riti di Conquista”.

 

Col passare del tempo la sua morale venne corrotta da Ravonna, l’ex amante di Kang il conquistatore, che fingeva di essere Nebula (la presunta nipote di Thanos);  la manipolazione mentale di Ravonna  lo portò spinse a prendere leadership dei Vendicatori e, sotto la sua influenza, eliminato un po’ alla volta quasi tutti i membri carismatici del gruppo, li ha condotti allo scioglimento. 

Fu durante questo periodo che Druid, She Hulk, il Cavaliere Nero, Thor e Namor assistettero alla mutazione di Marrina, ex membro di Alpha Flight e compagna di Namor, in un terribile mostro alieno marino, che furono costretti a sopprimere.

 

Poco tempo dopo Druid fu posseduto dal demone Slorioth e ucciso da Daimon Hellstrom, il figlio di Satana; Hellstrom che è comparso nei num. 38-39 di questa serie, aprendo un varco nel limbo infernale per sconfiggere gli angeli dannati dentro una chiesa sconsacrata... ed è da lì, in un fuori scena durante quella confusione che si è creata, che l’anima di Druid è scappata dall’altro mondo e tornata nel nostro.

 

Namorita invece è rimasta infettata da Dagon, un demone lovecraftiano, in Namor 1 -7 di Fabrizio Tabiani e liberata in queste pagine.

 

Se gli appunti di continuity vi sono chiari, ci vediamo sul prossimo numero.

 

Carmelo & Igor